Candelieri. 4 residencies – Osservazioni dei partecipanti

CANDELIERI DI SARDEGNA. 4 RESIDENCIES: OSSERVAZIONI PARTECIPANTI 
articolo di Laura Vittoria Cherchi

 

È un rito che si ripete ogni anno al cadere della ricorrenza dell’Assunzione di Maria, il giorno della vigiliaferragostana per quanto riguarda i comuni di Sassari e Nulvi, il giorno di Ferragosto a Ploaghe ed Iglesias.Inscenata una processione danzante per le strade cittadine, imponenti colonne simboliche di legno chedanno il nome alla festa, “i Candelieri”, vengono portate a spalla dai Gremi, le corporazioni di arti e mestieridella Sardegna, per rinnovare un antico voto fatto alla Madonna dell’Assunta che liberò le quattro città dallapiaga della peste.Da un’osservazione partecipante di questa tradizione locale nascono le opere esposte fino al 14 aprilepresso il Palazzo della Frumentaria di Sassari. L’esposizione, Candelieri. 4 Residencies_Dinamiche daun’induzione, è la conclusione di un percorso iniziato ad agosto 2012 con un programma di residenzed’artista organizzato dall’associazione Progetto Contemporaneo. “Gli imponenti ceri votivi”, spiega il curatore Giangavino Pazzola, “vengono presi a paradigma e pretesto d’indagine, mentre le residenze ricoprono una funzione sperimentale che porta le città a essere luogo di fruizione e spazio per la produzione dell’arte”. Interrogata attraverso gli occhi di artisti che non avevano mai vissuto quei luoghi, la realtà popolare e religiosa si offre ad una nuova rappresentazione e alla restituzione di un valore culturale rinnovato.

Silvia Camporesi si concentra su quella dimensione femminile, quasi anonima, che avvolge l’ambiente. Un
 lavoro di “preparazione al rito”, certosino e silenzioso, che viene compiuto dalle donne durante il corso di tutto l’anno con una devozione molto distante dall’irruenza e dalla virilità che contraddistinguono il giorno
della festa cittadina. L’installazione si compone della fotografia di una Madonna dormiente, non ancora“preparata” con gli abiti che la porteranno in processione, e di un libro d’artista, realizzato con la tecnicaorientale del kirigami, che contiene dettagli decorativi tridimensionali che evocano vesti e tessuti dellatradizione. Il lavoro è posto in dialogo con un’opera video frutto della sinergia instauratasi tra la Camporesi e l’artista sardo Carlo Spiga durante il periodo di residenza. Sono le immagini di una performance (Contra)avvenuta al MIC di Faenza, dove Carlo si è relazionato con le fragili ceramiche contenute nel museoeseguendovi all’interno un canto gutturale tipico delle gare poetiche campidanesi.



Silvia Camporesi, Assunta, foto + libro Kirigami, 2012

Silvia Camporesi, Assunta, foto + libro Kirigami, 2012

Quella di Helena Hladilova e Namsal Siedlecki del Gum Studio è un’indagine formale sull’oggetto in sé, ilCandeliere. La scomposizione della sua base evidenzia un paradosso: da una ricerca sulle piante autoctone e velenose della Sardegna emerge infatti che due dei tre tipi di legno che la compongono sono nocivi. Da qui la riflessione critica sul concetto di purezza, che prende forma in due tele bianche sulle quali si trovano impresse le tracce “impure” della loro esposizione all’acqua di un radiatore, l’una, e di mare, l’altra. In una dimensione ironica, i parametri simbolici alla base dell’esperienza visiva vengono messi in discussione.

Helena Hladilova – Namsal Siedlecki (Gum Studio), Untitled, installazione-ambiente, 2012 (particolare)

Gabriele Arruzzo ricostruisce invece il nuovo stemma per il comune di Nulvi, mescolando estetiche locali a
simboli ricorrenti della sua produzione artistica, mentre l’opera di Arianna Carossa nasce da una riflessione sull’atto del “portatore”. Il focus narrativo è costituito dal senso di vertigine derivante dallo sforzo fisico ed emotivo cui questo si sottopone: un asse di legno con rotella poggiato ad una sedia crea una struttura che va a definire un significato dinamico del voto; un’immagine proiettata rafforza l’idea della vertigine.

Gabriele Arruzzo, X Nulvi, acrilico su tela, 2012

Arianna Carossa, Untitled, installazione + found footage, 2012
Arianna Carossa, Untitled, installazione + found footage, 2012

 

Candelieri. 4Residencies_Dinamiche da un’induzione.
Sassari // Palazzo della Frumentaria, via Muraglia 1
14 marzo – 14 aprile 2013
dal martedì alla domenica
10.00 – 13.00 // 17.00 – 20.00