Nuovi eroi e assenze di gravità – Nicola Verlato alla Galleria Giovanni Bonelli

Nuovi eroi e assenze di gravità
Recensione della mostra di Nicola Verlato alla Galleria Giovanni Bonelli, Milano

articolo di Andrea Lacarpia

 

Nella storia, le diverse civiltà sono determinate dall’organizzazione razionale delle attività umane, contrapposta alla preesistente componente istintiva. Trasformando gli impulsi irrazionali in codici linguistici socialmente riconosciuti, il mito racconta lo scontro tra civiltà e inconscio, rappresentando la complessità della psiche attraverso epiche battaglie e personaggi suvraumani, realmente esistiti o totalmente immaginati. Come nel passato, anche oggi il linguaggio mitologico è vivo più che mai, pur aggiornato al nuovo stile di vita imposto dalla società dei consumi.

Nelle opere di Nicola Verlato emerge con forza la necessità di raccontare il mondo attuale, ed in particolare quello americano, individuandone le mitologie che ne forgiano la struttura, enfatizzate dai nuovi mezzi di comuncazione popolare. La tecnica utilizzata dall’artista è quella della grande tradizione pittorica: olii su tela nei quali compaiono corpi dalla grande plasticità, resa grazie alla minuziosa cura del disegno sottostante, progettati anche con l’ausilio dei più attuali mezzi di modellazione virtuale in 3D. L’alchemica e spregiudicata fusione di mezzi tradizionali e tecnologia contemporanea si ripresenta anche nelle scelte iconografiche dei dipinti esposti nella mostra “From Dusk Till Dawn” alla Galleria Giovanni Bonelli, nei quali la struttura narrativa mutuata dal passato e la realtà del mondo contemporaneo si fondono insieme. Ecco quindi il mito americano della conquista del West, che fa parte dell’immaginario collettivo anche grazie all’enorme diffusione come genere cinematografico, rappresentata da Verlato come una battaglia epica nella quale il cowboy è sublimato come un’eroe greco che, animato dalla spinta cinvilizzatrice da esso incarnata, sovrasta la forza bruta personificata dagli Indiani. Il rifermiento all’antica Grecia rapportata alla contemporaneità è più diretto in un’altra opera, insolitamente dipinta in grisaille, nella quale Pan, divinità che esprime l’accettazione degli aspetti istintivi dell’essere umano, è imprigionato, crocefisso ed esposto in una teca come in un museo di storia naturale. L’essere metà uomo metà capro è circondato da un gruppo di persone che lo fotografano come una stavagante e sconosciuta curiosità, essendo essi inesorabilmente separati dalla dimensione sacra.

Le evoluzioni serpentinate dei corpi, che ricordano la scultura barocca, nei dipinti di Verlato divengono anche fantastici voli di figure a mezz’aria tra schermi di computer, rappresentando così la contemporaneità come un’incorporea dimensione virtuale, nella quale gli avvenimenti del web e dell’arte equivalgono alla realtà concreta. Anche gli incidenti stradali diventano pretesti per descrivere il volo dei corpi, resi leggeri dallo schianto in velocità dell’automobile: la realtà più cruenta viene trasformata dall’artista in magiche visioni senza gravità.

Tornando al mito, quali sono i più efficaci miti di oggi se non le pop stars? Verlato immagina un grande monumento dedicato a Michael Jackson, il progetto del quale viene esposto tramite accurati disegni a matita dal sapore classico accostati ad una traccia audio e ad un video con un rendering 3D del complesso architettonico con grande gruppo scultoreo centrale. La vicinanza della pittura di Verlato con la plasticità della scultura barocca viene confermata dal grande dipinto nel quale l’artista riprende il progetto di scultura per il momunemento a Michael Jackson, questa volta in chiave pittorica, nel quale le fasi della vita della nota pop star divengono allegoria del passare inesorabile del tempo, vanitas inserita in un contesto dalla natura lussureggiante, dal fondo ombroso come la selva nella quale risiede Pan, che anche oggi suona il proprio flauto nascosto dietro i miti della contemporaneità.

BURZUM, 2012-2013, olio su tela, 427x127cm
BURZUM, 2012-2013, olio su tela, 427x127cm
CarCrash4,2012, olio su tela, 90x120cm
CarCrash4,2012, olio su tela, 90x120cm
Nicola Verlato, Conquest of the West
Nicola Verlato, Conquest of the West
Pan'sCrucifixion, 2012, olio su tela, cm60x90
Pan’sCrucifixion, 2012, olio su tela, cm60x90
Road to nowhere, 2012, olio su tela, 150x240cm
Road to nowhere, 2012, olio su tela, 150x240cm
Whiter shade of pale
Whiter shade of pale

 

 

 

 

Nicola Verlato – From dusk till dawn

Fino al 31 luglio 2013

Galleria Giovanni Bonelli

Via Luigi Porro Lambertenghi 6 – Milano

[email protected]

da martedì a sabato 11.00 / 19.00 lunedì su appuntamento

tel +39 02 87246945