Ivano Fabbri alla PoliArt Contemporary. recensione

Ivano Fabbri alla PoliArt Contemporary
articolo di Andrea Lacarpia

La luce, fondamento dell’esperienza estetica e, in senso più metafisico, origine ed essenza dell’esistenza, è la materia con la quale si sono misurati gli artisti di ogni epoca. A seconda dei tempi e delle personali attitudini, la vibrazione luminosa viene calibrata in diverso modo, passando dagli austeri ritmi della Grecia classica e del Rinascimento italiano all’imprevedibile vivacità dell’Ellenismo e dell’arte Barocca.
Nelle opere di Ivano Fabbri, esposte alla Poliart di Milano, la sperimentazione nell’utilizzo dell’acciaio porta ad una modulazione della luce che unisce l’espressività dei riverberi luminosi, variati in diverse sfumature grazie all’abrasione di porzioni della superficie, e il nitido rigore geometrico dato dalla sagomatura del metallo in diverse forme, spesso composte attraverso la sovrapposizione di diverse lastre. Il contrasto tra lo spazio della galleria, inserito in un edificio in stile ecclettico del tardo ‘800, e le superfici riflettenti di Ivano Fabbri, trasporta in uno spazio tempo sospeso, in cui porzioni di astronavi possono tranquillamente apparire in una dimora medioevale.

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Ivano Fabbri  – Abrasioni di luce
a cura di Leonardo Conti

PoliArt Contemporary
Viale Gran Sasso, 35
20131 – Milano
www.galleriapoliart.com / [email protected]
tel. 02.70636109 – 388.6016501

Orari di apertura: mer-gio-ven 16.30-19.30 / sab 10.30-13.00 e 16.30-19.30

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