Tracciando la mappa di una costellazione in continuo divenire, Cerchio magazine intraprende un viaggio nel mondo delle gallerie, spazi indipendenti e centri culturali con una serie di brevi interviste ai direttori delle realtà orientate alla promozione delle nuove tendenze dell’arte contemporanea.
Oggi incontriamo Charly Lioce, direttore di Room Galleria.
Mi descrivi Room Galleria in poche parole?
… Il Paradiso
altissimo e confuso…
(dalle poesie di Sandro Penna)
Come è nata l’idea di aprire il primo spazio espositivo? Mi parli delle sedi successive, e dell’ultima?
Dopo avere letto L’Isola di Arturo di Elsa Morante.
La mia galleria ha avuto quattro sedi, tutte nello stesso quartiere: Via Eustachi, Via Stoppani, Via Stradella e, quella attuale, Via Hayez.
In che modo scegli quali artisti promuovere e quali progetti ospitare?
È come quando scelgo un libro da leggere.
Come ti rapporti con artisti, curatori e giornalisti?
In maniera naturale.
Quando incide il tuo lavoro di gallerista nella vita privata (e viceversa)?
Molto. La mia vita è il mio lavoro (e viceversa).
Molti rilevano la mancanza di un pubblico che non sia solo di “addetti ai lavori”. Chi sono i fruitori
dei progetti ospitati da Room Galleria?
Non è importante chi viene, ma chi ritorna.
Mostra in corso?
Il 29 Maggio inaugurerà una mostra di Roberto Fassone. Si tratta di un progetto video appositamente ideato e creato negli spazi della Galleria.
Progetti per il futuro?
Io non progetto. Sogno.
Info:
ROOM Galleria
via Francesco Hayez, 4 Milano
[email protected]
www.roomgalleria.com