Sconosciuti da Mars . recensione di Andrea Lacarpia
Lo spazio per artisti gestito da artisti più longevo di Milano inaugura la nuova stagione con un progetto che vuole mettere in discussione la modalità clientelare spesso presente nelle scelte curatoriali.
La mostra nasce dall’idea di Devis Bergantin di coinvolgere un artista di strada cinese, totalmente esterno alla frequentazione del mondo dell’arte, e Francesca Longhini, artista presente nel panorama artistico italiano ma conosciuta da Devis Bergantin solo attraverso facebook.
Chi era presente il giorno dell’inaugurazione ha potuto vedere l’artista di nazionalità cinese eseguire con eccezionale sensibilità, velocità e perizia tecnica tutta una serie di piccole sculture ritaenti fiori e graziosi animali, il tutto intagliando semplici ortaggi. L’abile intagliatore cinese, che molti avranno già visto all’opera nella milanese piazza Cordusio, è il fulcro del progetto, e i suoi manufatti dialogano nello spazio di Mars con gli interventi di Devis Bergantin, alcuni disegni, supporti e piccole sculture, e di Francesca Longhini, che presenta alcune opere geometriche rivestite da uno scuro e vibrante strato di piombo martellato. L’allestimento ed i materiali suggeriscono l’idea di ospitalità ed alterazione, ma è anche interessante rilevare quanto, dal punto di vista percettivo, possa essere labile il confine che separa le belle arti dall’artigianato, spesso segnato con modalità arbitrarie da un mondo dell’arte chiuso in se stesso. Concentrando l’attenzione sulle opere più che su autori e operatori culturali, le opere di un anonimo possono essere efficaci come quelle di artisti noti, ispirando nello stesso modo affezione e ammirazione e ricordandoci una tensione alla semplice bellezza che a volte dimentichiamo, ma che alleggerisce la vita.
SCONOSCIUTI Ospitalità ed alterazione
MARS via G. Guinizelli 6 Milano
www.marsmilano.com – [email protected]