Emanuele Puzziello alla Piscinacomunale . Recensione
articolo di Andrea Lacarpia
Piscinacomunale non è lo spazio espositivo canonico, vuoto e dalle pareti intonse, e non è nemmeno un luogo che conserva i fantasmi di una storia passata, come spesso avviene per gli ex spazi industiali. Piscinacomunale è invece una copisteria, principalmente frequentata dagli studenti delle vicine università, che negli ultimi dieci anni ha ospitato sulle proprie pareti le opere di innumerevoli artisti, alcuni alle prese con le prime mostre ed altri con più esperienza, riunite in progetti di mostre personali e collettive. Le fotocopiatrici vengono spente solo per le inaugurazioni, per riattivarsi il giorno dopo contribuendo a fare dello spazio un luogo di contaminazione tra quotidianità e arte contemporanea, stimolando la curiosità di un pubblico non necessariamente abituato alle attuali espressioni artistiche.
La mostra di Emanuele Puzziello è composta da opere pittoriche dal formato tendenzialmente piccolo, elaborate con una pittura particolarmente densa che contrasta lo stile più grafico e illustrativo dei graffiti sedimentati nella storia di Piscinacomunale saturando le pareti che fanno da sfondo ad ogni mostra. Il titolo “reliquiario” introduce una dimensione carnale della religione che la devozione popolare esprime appunto nel feticismo nei confronti delle reliquie. Carne che si fa spirito, la reliquia è punto di congiunzione tra diverse dimensioni e stati di coscienza, ma è anche ciò che resta del dolore dell’ascesi, testimonianza di esercizi spirituali che producono l’estasi e la rinascita passando attraverso i pericoli della morte rituale. Il legame tra dolore ed estasi si esprime appieno in una serie di piccoli volti nei quali l’artista ha colto l’erotica ambiguità di espressioni facciali trasfigurate dal delirio mistico. I colori suggeriscono violente allucinazioni senza concessioni al realismo, trasportando in una dimensione di distaccamento dalla fisicità, nella quale compaiono il fuoco che purifica e le farfalle che indicano la trasformazione in atto, oltre a volti e mani che riemergono dagli abissi dell’inconscio collettivo che distrugge e rigenera in luoghi dall’insondabile profondità.
EMANUELE PUZZIELLO – RELIQUIARIO
PISCINACOMUNALE Spazio d’arte in copisteria
via Campiglio 13 Milano
piscinacomunale#@fastwebnet.it