Recensione della mostra Elsewhere – Altrove
articolo di Andrea Lacarpia
Creare una rete di connessioni e scambi d’idee, comparando diverse possibilità d’espressione, è un’urgenza particolarmente presente nell’attuale arte contemporanea che, paludata in un’eterna fase di passaggio, cerca nel confronto dialettico nuova linfa vitale. Se le gallerie e le istituzioni spesso non riescono ad azionare tali dinamiche comparative, negli spazi indipendenti spesso si nota una maggiore freschezza e voglia di osare con una carica emotiva maggiore.
Gli spazi della neonata “piattaforma” Zentrum, assemblando le esperienze di riss(e), a cura di Ermanno Cristini, Yellow, a cura di Vera Portatadino, e di Surplace, a cura di Luca Scarabelli, unirà tre diversi punti di vista, ognuno con un’identità indipendente e precisa data dagli artisti “padroni di casa”, andando a diversificare le differenti sale dello spazio.
La prima data della stagione si è concentrata sulla pittura contemporanea, tematica cardine della programmazione della sala che verrà curata dall’artista Vera Portatadino, ma in questo caso estesa a tutte le sale di Zentrum per celebrare la collaborazione con un’ulteriore galleria indipendente gestita da artisti, la Transition Gallery di Londra.
La mostra si concentra sull’esotismo, sul rapporto realtà-finzione e sull’importanza del confronto con le identità estranee dalla propria, ma personalmente sono stato più colpito dalle peculiarità formali della pittura di ogni artista, molto diversificate ma per la maggior parte tendenti ad una pittura figurativa, nella quale la figura viene talmente semplificata o destrutturata da divenire pretesto per la ricerca sui materiali pittorici, sui rapporti tonali e sulla vitalità del segno. Alla liquida evanescenza delle opere di Cesare Biratoni fa da contrappunto la corposità, accentuata dal soggetto culinario, dei dipinti di Archie Franks. Vera Portatadino presenta visionari frammenti di un viaggio in Tanzania nei quali i ricordi si esprimono attraverso l’immaginazione, con una pittura leggera che accentua la connotazione da “appunti di viaggio”. Gli acquarelli di Freya Douglas-Morris, leggeri e malinconici, sono allestiti in modo da suggerire possibili connessioni narrative. Cathy Lomax presenta diverse opere, in particolare una serie di teste femminili nelle quali l’artista si concentra sulla bellezza unendo la classicità romana, acconciature tradizionali africane e cultura cinematografica. Infine i piccoli monocromi di Alli Sharma documentano le ville di celebrità americane, con uno stile semplice che al dettaglio preferisce la rievocazione di un’atmosfera intima e soffusa.














Elsewhere – Altrove
Cesare Biratoni, Freya Douglas-Morris, Archie Franks, Cathy Lomax, Vera Portatadino, Alli Sharma
Fino al 26 ottobre 2014
tutti i giorni su appuntamento, tel. 3358051151 / 3474283218
Via S. Pedrino 4 – Varese