Simone Pizzinga da VAN DER . recensione

Simone Pizzinga da Van Der
articolo di Andrea Lacarpia

Il ritratto, uno dei temi più classici della storia dell’arte, è un archetipo che si rinnova continuamente, sempre aperto ad infinite possibilità di trasfigurazione. Oramai totalmente slegato dall’esigenza di una somiglianza somatica con il soggetto, il ritratto è sempre più un attivatore di riflessioni sulla percezione dell’identità, in particolare dell’individuo all’interno della società. Le opere di Simone Pizzinga presentate da Van Der ispirano riflessioni sul rapporto tra gruppi sociali e individuo, utilizzando un semplice avvicinamento dello sguardo. Da un punto di vista lontano, nel quale può rientrare una pluralità di soggetti, l’occhio si avvicina sempre più ad un soggetto singolo, fino a perdersi in particolari del volto che, isolati e fissati in una dimensione maggiore a quella naturale, ricordano mappe di rilievi orografici o assumono una valenza totalmente astratta. L’immagine finale è il risultato di diverse stratificazioni, dall’impressione fotografica all’acquarello fino ad arrivare a zone di pittura più gestuale, stesa in superficie su alcune zone delle opere, che isola i soggetti e rende più evidente la presenza di più strati di pellicole semitrasparenti. Dettagli tratti da più soggetti vengono composti in diverse composizioni, rendendo l’identità un concetto fluido, dalle complesse possibilità d’ibridazione.
In occasione della notte bianca del quartiere Vanchiglia, il 7 giugno dalle 20.00 alle 01.00, la mostra sarà accompagnata dalla performance sonora di ake, intitolata p0rtraits, nella quale il tema della folla, tra unicità e omologazione, viene interpretato con un mix di suoni sintetici.

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Simone Pizzinga – Visti da vicino
fino al 7 giugno 2014
martedì – sabato 15.30 / 19.30
il 7 giugno per la Vanchiglia Lov Night dalle 20.00 alle 01.00

Van Der
via Giulia di Barolo 13 Torino
t. 333 5205386
www.vandergallery.com