#Pittura alla Galleria Giuseppe Pero – recensione

#Pittura alla Galleria Giuseppe Pero – recensione
articolo di Andrea Lacarpia

L’attenzione nei confronti della pratica pittorica si sta sempre più ampliando, vedendo in essa le più attuali urgenze sociali e spirituali dell’area italiana ed europea. Rispetto alla pittura emersa nei decenni precedenti, dominata da una nuova figurazione in cui si alternavano virtusismi antiquariali e sterili citazioni tratte dalla cultura mediale, quella degli ultimi anni si pone come una pittura che con il tempo storico e con l’attualità apre un dialogo che non si limita più alla trascrizione del dato di fatto, ma si dirige verso una più marcata vitalità trasformatrice, unendo l’atto pittorico all’immaginazione. Molto vicine allo spirito del romanticismo e del simbolismo, nelle opere dei giovani pittori italiani predominano i riverberi delle vibrazioni cromatiche, lampi di luce colorata che si discostano in pieno da ogni dogmatico neopositivismo per approdare nel misterioso territorio del subconscio. Il recupero della “pittura da cavalletto” non è quindi solo un ritorno al rassicurante calore dell’intima dimensione dell’atelier, ma è soprattutto l’espressione del diffuso pessimismo nei confronti dell’uniformità globale, imposta dai più come fatalità insormontabile, alla quale viene opposta una stratificata soggettività che nella pittura trova un mezzo particolarmente duttile. Alle aspirazioni universalistiche vengono così a contrapporsi spinte diverse, legate al tempo come forza in atto che si esprime in modo diverso a seconda delle particolari tradizioni locali. Emerge quindi l’interpretazione soggettiva del mondo fenomenico e vengono esaltate le differenze tra le diverse culture, la stratificazione delle quali viene vista come una ricchezza.

Nella mostra dedicata alla giovane pittura italiana dalla Galleria Giuseppe Pero emerge con forza l’autonomia espressiva di ogni autore, ma nel contempo si pone come una piccola ricognizione sulla nuova tendenza del fare pittorico in Italia, che appunto nella vitalità dell’immaginazione soggettiva trova un punto d’incontro tra i diversi autori, imbastendo una dialettica costruttiva tra i temi e le tecniche della storia dell’arte e l’aspirazione ad un futuro oltre l’attuale stagnazione che sta attraversando l’identità europea.
Luca De Angelis in questa occasione presenta più tele di grandi dimensioni, nelle quali immagini liberamente tratte dal web, scelte per il proprio valore iconico, vengono rilette con una pittura drammatica e intensamente psicologica che unisce lo studio della tecnica di Eugène Delacroix ad un cromatismo fortemente onirico, dall’effetto ipnotico. Nicolò Bruno unisce diversi dipinti di piccole dimensioni in un assemblaggio di soggetti maschili che si rapportano con il paesaggio, il tutto delinato con una pittura che sintetizza le forme e il colore puntando ad una tagliente sobrietà espressiva, violenta e seducente. Lorenzo Di Lucido invece presenta opere nelle quali la materia pittorica è stratificata e i toni del bianco e del grigio prevalgono sovrapponendosi alle figure come a cancellarle, ottenendo così la semplificazione dell’immagine tramite la ricchezza delle sovrapposizioni della materia pittorica. Nelle opere di Simone Zaccagnini prevale una tavolozza luminosa e una semplice gestualità che con pochi segni materici scorre sulla tela in un percorso che come un flusso di coscienza prosegue senza interruzioni suggerendo l’individuazione di volti e figure. Una serie di piccoli ritratti di Davide Serpetti sono affiancati formando una sorta di convivio di diversi tipi umani. Le opere di Adriano Valeri presentano porzioni di quotidianità dalle quali emerge una certa lirica enigmaticità nel rapporto tra gli oggetti e la trascrizione dei patterns delle superfici. Una simile attenzione nei confronti della realtà urbana e domestica è presente nei dipinti di Lorenzo Morri, ma espressa con tonalità meno sature. Infine, una maggiore astrazione contraddistingue le opere di Barbara Prenka, che si concentra sulla stesura del colore e la vibrazione cromatica.

Luca De Angelis
Luca De Angelis
Barbara Prenka
Barbara Prenka
Davide Serpetti
Davide Serpetti
Lorenzo Morri - Barbara Prenka - Nicolò Bruno
Lorenzo Morri – Barbara Prenka – Nicolò Bruno
Lorenzo Di Lucido
Lorenzo Di Lucido
Nicolò Bruno
Nicolò Bruno
Barbara Prenka - Nicolò Bruno - Luca De Angelis
Barbara Prenka – Nicolò Bruno – Luca De Angelis
Adriano Valeri
Adriano Valeri
Simone Zaccagnini
Simone Zaccagnini
Luca De Angelis - Simone Zaccagnini
Luca De Angelis – Simone Zaccagnini

#Pittura
Luca De Angelis, Nicolò Bruno, Lorenzo Di Lucido, Lorenzo Morri, Barbara Prenka, Davide Serpetti, Adriano Valeri, Simone Zaccagnini.
Fino al 15 novembre 2014
Galleria Giuseppe Pero
Via Porro Lambertenghi 3 – Milano
da martedì a sabato h. 14.00 – 19.00
www.giuseppepero.com – [email protected]