NASCE CERCHIO MAGAZINE

NASCE CERCHIO MAGAZINE 

articolo di Andrea Lacarpia

 

Nella vita di chi si occupa d’arte con impegno e passione è ricorrente interrogarsi sull’utilità del proprio operato e su cosa resterà dei propri sforzi. Domande legate non solo al fare artistico in senso stretto, ma anche alla ricerca e all’analisi che ne fanno i curatori, i critici e i galleristi. Spesso, l’archiviazione in un museo o in un magazzino possono accentuare la sensazione di peso fisico dell’opera come ingombro materiale, rischiando di sminuirne le potenzialità in termini culturali o, mi si passi il termine altisonante: spirituali. Una pesantezza degli oggetti che influenza negativamente la vita quotidiana e la psiche dell’uomo che vive la lenta agonia della società materialista. Nell’ambito dalla comunicazione mediatica il peso concreto dei manufatti artistici invece si volatilizza, divenendo informazione istantanea che favorisce il culto velleitario per la novità a tutti i costi. Immerso in queste riflessioni, ho deciso di sviluppare un nuovo magazine. Potrà sembrare un’idea non completamente originale visto tutto il fiorire di riviste di settore consultabili nel mare magnum del web, ma vorrei che questa rivista si differenziasse esprimendo una visione dell’arte come creatrice di nuovi stili di vita, che sia essa esposta nei musei o inserita nelle case come arredo, alleggerendola dal peso dell’oggetto da archiviare, ma anche ritrovando la sua concretezza nella dimensione sociale al di fuori del discorso pubblicitario. Un magazine quindi, immaginato come un metaforico salotto dedicato alla lettura e interpretazione delle forme dell’arte e delle modalità con le quali esse influenzano la vita dell’uomo.

nasce cerchio magazine

La semplicità e il rigore metafisico della forma circolare descrive la filosofia di questo nuovo progetto: uscendo dalla logica pubblicitaria delle notizie mordi e fuggi e delle provocazioni fini a se stesse, Cerchio magazine è pensato per tutti coloro che vorranno dedicare parte del proprio tempo alla lettura come momento piacevole e appagante, non solo di distrazione ma anche di conoscenza. Per questo verrà privilegiato uno stile divulgativo, semplice e chiaro, adatto anche alle persone che non operano nell’ambito dell’arte contemporanea ma che vorrebbero comprenderne forme e contenuti attraverso recensioni, articoli di approfondimento e soprattutto interviste ad artisti ed altri attori del contemporaneo.

Andrea Lacarpia 5 gennaio 2013