Francesca Ferreri alla Galleria Alberto Peola

Francesca Ferreri alla Galleria Alberto Peola – Recensione di Andrea Lacarpia

La comune percezione della realtà degli oggetti fisici e degli oggetti sociali segue diverse prassi, dalle convenzioni transitorie, accettate da comunità specifiche in epoche precise, a modalità più universali, studiate dalle scienze cognitive con un ampio ventaglio di specializzazioni che comprende la psicologia, la medicina, la filosofia, la sociologia, la matematica, l’informatica e le scienze naturali in genere.
Gli studi sul funzionamento della mente, e quindi sulle modalità percettive dell’uomo, formano la base della progettualità di Francesca Ferreri, la quale mette alla prova le nozioni già note per sperimentare le nuove possibilità di esistenza che possono emergere dallo spazio vuoto tra gli oggetti della nostra esperienza quotidiana e dalla relazione tra essi. In questo modo, nuovi oggetti vanno a formarsi come per una spontanea produzione organica, rendendo concreto l’ineffabile.
Nella mostra alla Galleria Alberto Peola, oltre alle opere della serie Eterocronie, che fanno parte di una ricerca già presentata in altre occasioni e che prosegue con nuove opere e diverse modalità allestitive, colpiscono le opere di nuove serie che, pur nella coerenza formale con le precedenti, aprono a nuove possibilità espressive.
Nel gruppo di opere Items, frammenti ceramici sono integrati a tavole di gesso poste a parete, nelle quali il limite della forma rettangolare si espande fluidamente verso l’esterno come per mettere alla prova la percezione razionale della geometria, qui trasformata in forma organica. Particolarmente efficace l’opera intitolata “La ripresa”, nella quale la maggiore dimensione amplifica il senso architettonico e lo slancio verticale. In essa, semplici strutture di ferro sono parzialmente inglobate in masse di gesso dalla scabra superficie sabbiosa, comprendenti anche alcuni frammenti di oggetti, in un insieme che riporta ad una dimensione che unisce ritrovamento archeologico e contemporaneità, archetipi dell’inconscio e libertà formale.

La dialettica tra forma e libertà, ragione e immaginazione, mantiene sempre aperto il linguaggio di Francesca Ferreri, in un susseguirsi di bizzarre congregazioni di materie differenti che unendosi stabiliscono inediti equilibri, rispecchiando le modalità di adattamento ambientale delle forme naturali.

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Francesca Ferreri – Dalla serie Fuzzy Traces, 2015, frammenti ceramici, ferro, gesso, resina consolidante
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Francesca Ferreri – Cluster Clutter, vista dell’installazione, Galleria Alberto Peola Torino
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Francesca Ferreri – Cluster Clutter, vista dell’installazione, Galleria Alberto Peola Torino

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Francesca Ferreri – Cluster Clutter, vista dell’installazione, Galleria Alberto Peola Torino
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Francesca Ferreri – Cluster Clutter, vista dell’installazione, Galleria Alberto Peola Torino
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Francesca Ferreri – Items_01, 2016, frammenti ceramici, gesso, legno, resina consolidante
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Francesca Ferreri – Items_01, 2016, frammenti ceramici, gesso, legno, resina consolidante

Francesca Ferreri – Cluster Clutter
Fino al 14 maggio 2016
Dal martedì al sabato 15.00 – 19.00
Galleria Alberto Peola
Via della Rocca 29 Torino
www.albertopeola.com