Focus gallerie spazi indipendenti e centri culturali . intervista a Stefano Riba / VAN DER

Tracciando la mappa di una costellazione in continuo divenire, Cerchio magazine intraprende un viaggio nel mondo delle gallerie, spazi indipendenti e centri culturali con una serie di brevi interviste ai direttori delle realtà orientate alla promozione delle nuove tendenze dell’arte contemporanea.

Oggi incontriamo Stefano Riba, direttore di Van Der.

Mi descrivi Van Der in poche parole?
É una casa, difatti è la parte di un cognome e il suo logo è la targhetta di un citofono. Il nome però è incompleto, si completa di volta in volta grazie a chi ne è ospite. Gli artisti che invito assecondano la mia curiosità verso ogni tipo di espressione visiva. Sono cresciuto in montagna, faccio fatica a sopportare le linee dritte, preferisco di gran lunga i tornanti.

Come è nata l’idea di aprire uno spazio espositivo?
Avevo fatto un bel po’ di gavetta ed ero stufo di continuare a farne. Mi ripetevano che ero giovane , che dovevo fare esperienza, ma mica rimani giovane in eterno. Così ho deciso di fare qualcosa di mio e ho avuto la gran botta di fortuna di vincere un bando che ha finanziato la start up del progetto.

Me lo descrivi?
Sono 60 metri quadrati, tre stanze e quattro vetrine su strada. Nello spazio che da sull’interno cortile ci sono altri tre studi che subaffitto, legalmente. Questo spazio è stato per vent’anni la galleria e stamperia di Franco Masoero e non c’è un muro che non sia segnato dalle decine di stuccature che si sono aggiunte nel corso dei lustri. Vedere la storia sulla superficie dei muri mi piace molto.

Torino è una città che agevola l’apertura di giovani gallerie e spazi indipendenti?
No. In generale l’Italia non è un posto agevole, infatti il bando che ho vinto era promosso dalla Ue.

In che modo scegli quali artisti promuovere e quali progetti ospitare?
Mi lascio guidare quasi del tutto dall’empatia.

Come ti rapporti con artisti, curatori e giornalisti?
L’empatia di cui sopra guida anche i miei rapporti con artisti, curatori e giornalisti. A prescindere, tutti i rapporti sono personali. Senza il lato ‘personale’ è difficile che ci sia quello ‘professionale’. O almeno per me funziona così.

Come gestisci il tuo tempo tra lavoro e vita privata?
Non credo che le due cose si possano separare. Mi capita di lavorare sentendomi in vacanza, o di essere in vacanza lavorando. Ma poco importa, ho la fortuna di fare quello che mi piace quindi non mi pesa.

Molti rilevano la mancanza di un pubblico che non sia solo di “addetti ai lavori”. Chi sono i fruitori dei progetti ospitati da Van Der?
Di qui passano tanti ‘pubblici’ diversi. Gli affezionati, i curiosi e quelli a cui piacciono le chiacchiere e il vino dell’inaugurazione. Gli addetti ai lavori sono la minoranza, c’è molta poca curiosità da parte di chi crede di saper tutto.

Progetti in corso?
La personale di Simone Pizzinga in galleria. La produzione di due libri d’artista con Print About Me, un collettivo di stampa d’arte di cui faccio parte e che da Van Der ha la sua casa. Poi qualche fiera legata al libro d’artista. Basilea e Roma a giugno, forse Londra a luglio.

Progetti per il futuro?
Una mostra di Studio Fludd a cavallo tra grafica, installazione, food design e geologia. Una collaborazione con i ragazzi di Spazio Ritmo di Catania che porteranno qui la mostra Lava di 108. Un libro d’artista che stamperemo proprio con 108. Poi vacanza. A settembre riprendiamo con una bipersonale di Fabio Tonetto e Francesca Ferreri, lui fumettista, lei artista plastica e visiva che nonostante due formazioni completamente diverse hanno molti punti in comune.

The First Day of Good Weather, personale di Vittorio Mortarotti. Novembre – dicembre 2013
The First Day of Good Weather, personale di Vittorio Mortarotti. Novembre – dicembre 2013
Plastitype, personale di Cristiano Tassinari. Febbraio – marzo 2013
Plastitype, personale di Cristiano Tassinari. Febbraio – marzo 2013
Qualcosa di indivisibile, personale di  Mario Petriccione. Ottobre – novembre 2012
Qualcosa di indivisibile, personale di Mario Petriccione. Ottobre – novembre 2012
Faces Places Spaces, personale di Wim Sterkenburg. Settembre – ottobre 2013
Faces Places Spaces, personale di Wim Sterkenburg. Settembre – ottobre 2013
The First Day of Good Weather, personale di Vittorio Mortarotti. Novembre – dicembre 2013
The First Day of Good Weather, personale di Vittorio Mortarotti. Novembre – dicembre 2013

Info:
Van Der
via Giulia di Barolo 13
10124 Torino

www.vandergallery.com