Analoghìa, Fato Massari e Presicce al Castello Carlo V a Lecce | recensione di Andrea Lacarpia

Il rapporto armonico tra le parti di un insieme, che è l’analoghìa nell’arte greca, nelle espressioni artistiche della contemporaneità assume un ulteriore valore normativo rispetto al vortice d’immagini che nella vita quotidiana si mostrano costantemente tra comunicazione digitale e città invase dai messaggi pubblicitari.
Nella mostra Analoghìa, curata da Lorenzo Madaro al Castello Carlo V a Lecce, le opere di Matteo Fato, Luigi Massari e Luigi Presicce vanno a creare un ambiente in cui il tempo è rallentato come sotto l’influsso di un incantesimo che ci porta in una dimensione contemplativa, in cui la frenesia contemporanea è dissolta dal mito, dall’apparizione magica e dal ribaltamento della percezione ordinaria. L’interiorità diviene segno che accenna ad un racconto fatto si simboli, una realtà “altra” in cui la pratica pittorica, punto di partenza che accomuna i tre artisti, si espande nello spazio divenendo presenza tridimensionale, sacra e tangibile nello stesso tempo.
La dimensione del mito si mostra nelle opere di Luigi Massari con immagini archetipiche, emergenti dal caos originario per essere metabolizzate dalla ragione. Nei dipinti di Massari emerge la tensione tra l’informe e la progressiva definizione in forme precise, che nell’immagine della montagna, modellata da misteriose forze telluriche e nel contempo custode di una geometria misurabile e armoniosa, trova la sua principale forma simbolica. In mostra, da una grande lancia spezzata fuoriescono copiosi rami di ulivo, come ad indicare l’aspetto vitale e costruttivo dell’impegno umano rispetto ad un ideale.
Nelle opere di Luigi Presicce è ricorrente l’immagine del mago, figura che media tra le diverse possibilità percettive, tramite il quale l’immaginario emerge in simboli e rappresentazioni. Maschere formate da geometrie e costellazioni appaiono come meravigliose divinità del cosmo, figure dell’origine che si ripete in un ritmo senza sosta influenzando i destini dell’umanità.
In Matteo Fato sono invece i segni pittorici ad essere messi in scena per raccontare diverse possibilità semantiche, in cui il rapporto tra gli elementi crea un’avvolgente armonia di forme e segnali visivi. I dipinti su tela s’inseriscono in complesse installazioni formate da casse e superfici di legno, oggetti e luci neon, fino ad un dipinto posizionato sul pavimento e circondato da superfici specchianti che riflettono il soffitto della sala espositiva, andando a rimarcare quanto il primo rapporto di analogia desiderato dall’uomo sia tra il basso e l’alto, tra il mondo terreno e quello celeste.

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Opera di Luigi Presicce. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e  Samuele Vincenti)
Opera di Luigi Presicce. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e Samuele Vincenti)
Opera di Luigi Presicce. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e  Samuele Vincenti)
Opera di Luigi Presicce. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e Samuele Vincenti)
Opera di Luigi Massari. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e  Samuele Vincenti)
Opera di Luigi Massari. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e Samuele Vincenti)
Opera di Luigi Presicce. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e  Samuele Vincenti)
Opera di Luigi Presicce. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e Samuele Vincenti)
Opera di Luigi Massari. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e  Samuele Vincenti)
Opera di Luigi Massari. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e Samuele Vincenti)
Opera di Matteo Fato. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e  Samuele Vincenti)
Opera di Matteo Fato. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e Samuele Vincenti)
Opera di Matteo Fato. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e  Samuele Vincenti)
Opera di Matteo Fato. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e Samuele Vincenti)
Opere di Luigi Massari. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e  Samuele Vincenti)
Opere di Luigi Massari. Analoghìa, 2016, Castello Carlo V Lecce (foto di Adriano Nicoletti e Samuele Vincenti)

Analoghìa
Matteo Fato – Luigi Massari – Luigi Presicce
a cura di Lorenzo Madaro

Fino al 18 settembre 2016

Un progetto ospitato da RTI Theutra, Oasimed e Novamusa – Lecce e promosso da Galleria Bianconi – Milano con il patrocinio del Comune di Lecce, Assessorato cultura, turismo, spettacoli e marketing territoriale

Castello Carlo V, viale XXV luglio, Lecce
Giorni e orari d’apertura: dal 2 agosto al 18 settembre, tutti i giorni.
Fino al 31 agosto dalle 9 alle 23; dal primo settembre dalle 9 alle 21; sabato e la domenica l’apertura è alle 9.30 anziché alle 9.00.
Info biglietti e visite guidate: [email protected]; [email protected]; telelefono +39 0832.24.65.17.